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Esperienze e giudizi di chi utilizza

Angela Vanini Grieco
Parrocchia “Regina Pacis”, Monteverde Vecchio (Roma)

Sono una capo scout d’Europa, insegnante per tantissimi anni nella scuola primaria, attualmente catechista nella mia parrocchia. Ho comprato Le domande grandi dei bambini. Li ho divorati 1, 2, 3, 4… infinite volte. Ho visto e rivisto i video su YouTube e ogni volta riesco a cogliere un particolare nuovo. A capire di più. A trovare strade nuove per arrivare a parlare di cose grandi ai bambini. Premetto che sono quasi laureata in Teologia (mi mancavano alcuni esami) all’Angelicum, oltre che in Lettere, e ho insegnato religione nelle mie classi, oltre che italiano, matematica e storia. Ciononostante condivido pienamente quello stato di malessere, di cui si parlava in uno dei video, prima di ogni incontro di catechismo. Prende forte anche a me perché sento la responsabilità di parlare di cose così grandi e importanti e ho sempre paura di non essere all’altezza. Ieri sera, all’incontro di catechismo, alla fine ho tirato fuori la “scatola delle domande grandi” e ogni bambino ha scritto su un foglietto la sua domanda grande, quella che ha nel cuore. Le sto leggendo… Che meraviglie! Sono veramente domande forti, profonde e impegnative.

Suor Valentina Riva
Parrocchia Santa Maria Annunziata, Chiesa Metropolitana di Udine

Di questi volumi apprezzo innanzitutto il messaggio proposto: senza giri di parole, parla ai bambini di Dio affrontando il discorso in forma diretta con un linguaggio chiaro, lineare, subito comprensibile dai bambini, che restano molto attratti dalle meraviglie che Dio ha fatto per noi e per ognuno di loro. Alle famiglie ho proposto i volumi rivolgendomi loro via e-mail settimanalmente. Le informavo brevemente di quello che veniva presentato ai loro figli e le invitavo a leggere le relative pagine loro dedicate. Esse hanno apprezzato il fatto di essere così strettamente coinvolte nella crescita religiosa dei loro figli. Ho trovato utile il fatto che ogni capitolo sia stato riassunto nella strofa di un canto. Questo ha permesso un ripasso incisivo e rapido, nonché piacevole, delle verità apprese.

Don Enrico Griffa
Parrocchia Natività di Maria Vergine in Venaria Reale, Torino

Sono parroco da un anno e ho introdotto i testi in parrocchia innanzitutto come percorso di formazione con i catechisti. Per ogni sera di formazione (una al mese) abbiamo preso una o due domande del testo e abbiamo dato la risposta. Se i catechisti hanno chiare le risposte, sono più facilitati nel darle ai bambini senza il timore di cercare una mediazione ludica, che spesso impoverisce il discorso. Purtroppo i catechisti sono abituati a lavorare con una “guida” che dica loro cosa fare e cosa dire. Questo testo li mette molto più in gioco, con tutte le difficoltà che questo può provocare. Fanno un gran lavoro e di questo io sono sempre grato al Signore; mi auguro che questa nuova impostazione valorizzi maggiormente anche la loro propria testimonianza di fede, non fuggendo le “domande grandi dei bambini”, ma imparando a valorizzarle al massimo proprio come è stato fatto in questi volumi. Sono diversi gli aspetti che apprezzo molto:

1. che siano stati immaginati come un dialogo con i bambini, e anzi, che nascano proprio da esso. Di molti testi si ha l’impressione che chi li ha scritti voglia riempire di nozioni (talvolta neanche così corrette o comunque incomplete) 31 un “contenitore vuoto”. In questi volumi si percepisce chiaramente la stima iniziale che gli autori hanno per ogni interlocutore. Ciascun essere umano è “capace di Dio” e perciò basta solo che incontri qualcuno che, capace come lui, lo introduca a conoscere chi è quel Dio di cui naturalmente ogni persona sente e vede la presenza;

2. che sono stati pensati come una possibilità anche per i genitori di fare un cammino di fede insieme con i loro figli, e in questo tempo li rende un grande aiuto e strumento per proporre cammini di fede anche agli adulti;

3. che i testi seguano il cammino scolastico almeno nella parte iniziale, in cui si danno già subito basi chiare per impostare il discorso scienza e fede che più volte sarà affrontato, spesso in modo ideologico, a scuola;

4. la veste grafica e l’uso di immagini chiare e più aggiornate di quelle di venti o trent’anni fa (certamente non è una colpa essere datati, ma è un dato di fatto che in questi pochi decenni i bambini sono cambiati molto), ma che nel contempo non sminuiscono il contenuto della fede, è un punto di forza di questi testi. I bambini sono interessati e in taluni casi sono tornati a utilizzare il testo anche da soli, soprattutto quando attratti da qualche argomento che affrontavano in parallelo anche a scuola. Certamente il riscontro è maggiore quando il testo è dato direttamente ai bambini e viene usato leggendo e commentandolo con loro.

Padre Giorgio Marengo
Missionari della Consolata, Mongolia

«Assomiglia all’ingenuità la saggezza» (G.L. Ferretti). Padre Maurizio Botta sa cogliere le perle di saggezza sconvolgente che i bambini, col loro candore, ci lanciano in continuazione e che noi troppo spesso eludiamo. Questa è per me l’intuizione centrale del lavoro dei volumi, che trovo estremamente interessanti e utili. Quell’ingenuità spiazzante che in tutt’altro contesto sono chiamato anch’io ad accogliere e valorizzare. La mia è una situazione di prima evangelizzazione: mi trovo infatti in Mongolia da sedici anni e ho la grazia di accompagnare nella fede persone che vi giungono dai percorsi più disparati, ma resi comuni dalla mancanza di riferimenti previ al Cristianesimo. Il loro approccio dunque ha molto a che fare con lo stupore e la scoperta, proprio come quella dei bambini. Il fatto è che a volte addomestichiamo queste esplosioni di meraviglia e le relative domande; ma la missione ad gentes ci riporta sempre al cuore pulsante della fede, scoperta con entusiasmo e desiderosa di calarsi nella vita. Ecco perché mi capita di utilizzare le schede di padre Maurizio e i suoi schemi, frutto di anni di esperienza messa al vaglio dalle inquietudini “adulte” dei bambini. Apprezzo molto la praticità dei volumi e la profondità dei contenuti, anche ben curati graficamente (disegni e immagini). L’esposizione della dottrina è sempre molto ancorata alla vita concreta, con riferimenti all’attualità difficilmente trovabili in altri testi. Mi sento di consigliare a tutti di farne ampio uso e di prendervi spunto anche per eventuali altri percorsi d’introduzione alla fede.

Don Dante Carolla
Direttore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Firenze

Ho apprezzato molto questi volumi, perché mi sono sembrati innovativi, teologicamente precisi ed esaurienti, pedagogicamente indovinati ed efficaci. Una delle prime cose che mi hanno colpito e di cui sentivo molto il bisogno (e la mancanza finora) è la rubrica “Cari genitori” ricorrente in ogni capitolo. È un’intuizione formidabile, perché trasmette implicitamente l’idea che il catechismo si fa insieme con i genitori, e non è una specie di scuola o, peggio ancora, un suo doppione, ma un cammino nella vita di ogni giorno, in primis con coloro che affettivamente sono le persone più importanti e decisive per i bambini. La seconda cosa che ho apprezzato è l’impostazione di fondo, a cui personalmente tengo tanto, e cioè che il catechismo deve nascere dalla vita e condurre alla vita. Si capisce bene che questi testi tengono presenti, nello svolgimento del loro percorso, i problemi, le domande, le obiezioni, le difficoltà, le contestazioni che vanno per la maggiore e a quelle rispondono con serena e oggettiva documentazione. Mi sembra inoltre molto indovinato lo stile, adatto ai bambini, ma al tempo stesso non banale e semplicistico. Gli autori si fanno vicini ai bambini, ma affrontano con linguaggio preciso e ineccepibile anche temi impegnativi e complessi. Infine, anche la veste grafica si presenta affascinante e attraente. In conclusione mi pare di poter dire che questi volumi, pur rimanendo fedeli, anzi fedelissimi al Magistero della Chiesa, sono veramente nuovi nell’impostazione, nello stile e nella metodologia, perché mettono la Rivelazione cristiana in dialogo con la vita concreta dell’oggi, ne assumono le problematiche in maniera semplice ma precisa, e valorizzano tutti i protagonisti dell’intervento educativo.

Manuela Strologo
Parrocchia San Nicola di Bari, Sirolo

La mia esperienza come catechista è stata breve a causa del lavoro che svolgo. Però nei pochi mesi nei quali ho potuto seguire i piccoli della seconda elementare ho fatto una bella esperienza in quanto essi hanno dimostrato interesse. Ho seguito il consiglio di padre Maurizio di leggere e proiettare le immagini proposte dal libro: i bambini partecipavano e si ricordavano da un incontro all’altro i contenuti; si sono un pochino persi durante il periodo di Natale in cui ho dovuto abbandonare il percorso, appunto per la preparazione della solennità. Credo sia un programma che porterà a una formazione con dei contenuti e basi sui quali edificare delle “case costruite sulla roccia”.